VB 51.003Vanessa Beecroft
Vanessa Beecroft è una fotografa italiana.
Di madre italiana e padre britannico, ha trascorso parte della sua infanzia a Malcesine (sul lago di Garda)[2]. Tornata a Genova, dopo aver frequentato il liceo artistico del capoluogo ligure ed essersi diplomata in Pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti[3], segue i corsi di spettacolo dell’associazione “La chiave” di Campopisano (Genova) diretta da Mimmo Chianese; si iscrive alla Facoltà di Architettura[4], per poi trasferirsi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si diploma in Scenografia nel 1993[5][6].
La scelta espressiva della Beecroft è stata quella di pensare e realizzare performance, utilizzando il corpo di giovani donne più o meno nude, mosse secondo precise coreografie[7], con opportuni commenti musicali o con il variare delle luci[8]. Ciascuna delle partecipanti deve attenersi a una serie di norme che Beecroft stabilisce prima di ciascuna azione, con l’obiettivo di comporre ”quadri viventi”[9], esponendo in gallerie e musei di arte contemporanea. Beecroft pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e del mondo della moda[10][11].
La sua prima performance si è tenuta presso la galleria Luciano Inga Pin a Milano, durante il Salon Primo dell’Accademia di Belle Arti di Brera[12][13], mentre la sua prima mostra personale è del 1994, tenutasi presso la galleria Fac-Simile a Milano,[14] dove esponeva anche il suo ex compagno Miltos Manetas[15].
Dal 1998 le sue performances hanno occupato gli spazi di numerosi musei internazionali, tra cui il Guggenheim di New York, il Whitney Museum of American Art e la Kunsthalle di Vienna[16][17].
(Fonte : Wikipedia)